Grasso localizzato e culotte de cheval : cos’hanno in comune queste due cose? Un problema comune a molte persone è che quando vogliono dimagrire trovano difficoltà a dimagrire in specifiche zone del corpo; spesso queste zone corrispondono alle “culotte de cheval” nelle donne e alle “maniglie dell’amore” nell’uomo. Una giustificazione che si da spesso a questo fenomeno è sostanzialmente che si tratta di grasso “vecchio”, sedimentato li da molto tempo e proprio per questo più difficile da smaltire. In realtà non è così perché il grasso nelle cellule adipose è continuamente rinnovato cioè dagli adipociti i grassi escono in seguito a fenomeni lipolitici e degli acidi grassi entrano e formano trigliceridi in seguito a fenomeni lipogenici.

C’è chi cerca di porvi rimedio con infinite serie di addominali in palestra o con esercizi mirati alle gambe, ma senza tangibili risultati. Perché? Semplicemente, l’ingrassamento localizzato esiste, il dimagrimento localizzato..no!

Tutti hanno un punto del corpo in cui vedono che hanno più grasso rispetto alle altre parti e che, proprio lì, è più difficile riuscire ad eliminarlo.  Ovviamente il bilancio calorico è senz’altro alla base di questo equilibrio, ma perché in certe zone si dimagrisce di meno e si ingrassa di più? A questo punto entrano in gioco fattori ormonali e fattori circolatori. Per evitare che ci sia un accumulo localizzato di grasso basta..non accumulare grasso! Se il tuo corpo tende a prendere peso sull’addome, sui fianchi, sulle cosce, è chiaro che proprio lì andranno a depositarsi le calorie di troppo che mangi. Una dieta normocalorica per chi vuole mantenere il peso e una ipocalorica per chi vuole perdere peso sono il modo per evitare che quei pannicoli adiposi indesiderati siano sempre più evidenti. 

Il dimagrimento localizzato, come ripeto sempre, non esiste, ma il perdere peso complessivamente grazie al deficit calorico fa anche sì che venga perso anche nei tuoi punti più critici.

PERCHE’ HO LA CULOTTE DE CHEVAL?

La distribuzione del grasso corporeo è dettata dagli ormoni sessuali, cioè gli estrogeni per le donne e il testosterone per gli uomini. La culotte de cheval inizia ad instaurarsi per la fisiologica comunemente ormonale durante le sue fasi, pubertà, gravidanza, menopausa. Spesso è ereditaria ed è purtroppo difficile da eliminare del tutto. Inoltre, quando l’organismo ha bisogno di energia, in genere va prima ad esaurire le scorte presenti nella parte superiore del corpo, mentre la follicolina (ormone prodotto dalle ovaie) favorisce l’aumento del peso nella parte bassa. Tutti fattori che rendono complicato dimagrire proprio in quel punto: a lato dei glutei e sopra la coscia e in generale, dal bacino in giù. Nella donna la distribuzione del grasso a livello del bacino e delle cosce ha un significato specifico. La sua presenza in questa area è infatti funzionale, cioè in termini evolutivi, provvede al mantenimento della specie, essa rappresenta una scorta energetica che la donna tiene da parte, pronta ad essere utilizzata per eventuali gravidanze. E’ per questo che è così difficile perdere il grasso localizzato su fianchi e cosce, così come per gli uomini è un’impresa liberarsi del grasso depositato a livello addominale. Quella contro la culotte de cheval è sicuramente una battaglia difficile, ma non impossibile, parti regolando l’alimentazione, fai un po di attività fisica e prenditi il tuo tempo per vedere i risultati.

GRASSO LOCALIZZATO E CIRCOLAZIONE

Avrete certamente notato come anche persone realmente sovrappeso abbiano comunque una scarsa quantità di grasso sottocutaneo negli avambracci e nei polpacci. Generalmente queste sono le zone corporee più magre e sono anche quelle i cui muscoli vengono più spesso contratti, favorendo il flusso sanguigno. Nel caso però una persona abbia problemi circolatori riguardanti la parte inferiore, allora anche i polpacci accumulano grasso e ritenzione idrica. Maggiore è il flusso di sangue, minore è l’accumulo di grasso e viceversa. Questo è reso possibile dal fatto che l’aumento del flusso sanguigno diminuisce la esterificazione degli acidi grassi, che è alla base del deposito degli acidi grassi sotto forma di trigliceridi nel tessuto adiposo. Le persone obese, paragonate a persone più magre hanno una riduzione del flusso sanguigno al tessuto adiposo a causa dell’aumento della produzione di un ormone, l’angiotensina II, prodotta dal tessuto adiposo stesso. 

GRASSO LOCALIZZATO E ALLENAMENTO

A questo punto è intuitivo che solo con l’alimentazione difficilmente potremo agire in maniera efficace sulla stimolazione della circolazione e quindi sarà invece molto utile trovare strategie che possono favorire la circolazione in maniera diretta. Tutto ciò suggerisce che un esercizio fisico localizzato che stimoli il flusso sanguigno nell’area dove è presente un eccesso di grasso localizzato può esercitare l’effetto di alleviare la vasocostrizione locale causata dall’eccesso di grasso, inoltre suggerisce la possibilità di migliorare la capacità di bruciare grasso semplicemente migliorando il flusso sanguigno in qualunque metodo. In questo caso è preferibile utilizzare sistemi di allenamento a circuito tipo PHT (Periferical Heart Training) dove vengono allenate parti corporee distanti una dall’altra in maniera da favorire la circolazione sanguigna ad una intensità tale da produrre il meno possibile acido lattico e altri cataboliti che hanno un effetto edemigeno. Quindi qualsiasi sistema (esercizio fisico per primo) in grado di aumentare il flusso sanguigno in una zona “resistente”, aumenta la capacità di bruciare grasso ad una velocità pari a quella delle zone “più responsive”. Nei miei programmi di allenamento, studiati per allenare il fisico femminile, andiamo a contrastare questo accumulo rendendo il corpo armonico e con le giuste proporzioni. Rimettiti in forma, allenati con la scheda del mese che trovi sullo shop del sito e inizia da subito la tua trasformzione.

Al vostro cambiamento!

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